Ingenti risorse economiche vengono spese dalle pubbliche amministrazioni per potenziare e mantenere gli impianti di videosorveglianza cittadini. Gli scavi e gli allacciamenti alla rete elettrica e dati pesano per il 70% della spesa. Con l’energia solare e la rete 5G la spesa di installazione si dimezza, e si azzerano i disagi per cittadini e automobilisti causati dagli scavi.

Con oltre 60 milioni di euro per il 2021/2022, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha potenziato i fondi per la sicurezza dei comuni attraverso impianti di videosorveglianza urbana integrata. Sul sito della Polizia di Stato è possibile trovare la prima graduatoria di 17 milioni per 254 comuni (su 2.265 richieste presentate) relativa ai fondi stanziati con il Decreto del 27 Maggio 2020.

Tra i comuni più importanti ammessi al finanziamento ci sono Torino, Parma, Lecce, Novara, Padova, Massa, Modena. Tra i criteri l’indice di delittuosità comunale e provinciale, la situazione della sicurezza nell’area o aree interessate dal singolo progetto, il livello di progettazione della proposta di realizzazione del sistema.

I requisiti per ottenere i finanziamenti per la videosorveglianza pubblica

I requisiti che gli enti locali devono soddisfare per accedere ai fondi pubblici sono la preventiva sottoscrizione di un patto con la prefettura, la non coincidenza del sistema di videosorveglianza proposto con altri precedentemente realizzati con finanziamenti pubblici concessi o erogati negli ultimi 5 anni,  la preventiva approvazione del progetto da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’impegno del comune richiedente di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la manutenzione degli impianti di videosorveglianza che si intende realizzare.

In particolare i “patti per l’attuazione della sicurezza urbana” sottoscritti dal prefetto ed il sindaco (d.l. n. 14/207, conv. con legge  n. 48/2017) definiscono gli strumenti attuativi per prevenire e contrastare la criminalità predatoria, tutelare la legalità, promuovere il decoro urbano. Secondo la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, fra l’altro, sarebbero previsti anche meccanismi per il monitoraggio dei risultati conseguiti e, in caso, rimodulare le misure. Uno strumento importante, soprattutto se al centro di tutto il discorso c’è proprio la volontà di aumentare la sicurezza dei cittadini attraverso lo strumento della videosorveglianza (che, stando alla bozza di patto per la sicurezza fornito dalla Polizia di Stato, risulta infatti il primo strumento attuativo concreto da installare o potenziare).

Per le annualità 2021 e 2022 sono previste per la videosorveglianza risorse statali pari rispettivamente a 27 e 36 milioni di euro (articolo 35 quinquies del decreto legge n.113/2018 convertito in legge con la n.132/2018).

telecamere videosorveglianza, foto artistica

Come sfruttare al massimo i finanziamenti per la videosorveglianza urbana

L’attenzione dello Stato sul tema sicurezza dei cittadini è quindi indubbiamento alto, ma è altrettanto importante che i Comuni sappiano utilizzare al meglio le risorse a cui possono accedere, senza dissipazioni inutili di budget. Ecco quindi che l’installazione di stazioni munite di videocamere di sorveglianza alimentate ad energia solare, che non richiedono scavi per allacciarsi alla rete elettrica pubblica, può rivelarsi la soluzione vincente per offrire ai cittadini servizi più ampi ed efficienti. 

Considerando che solitamente, con le installazioni classiche, oltre il 70% del budget disponibile viene dedicato proprio alle operazioni di scavo e di ripristino del manto stradale, va da sè che optando per le stazioni ad energia solare i Comuni potranno dedicare le risorse alla realizzazione di progetti più ampi, sempre orientati alla sicurezza ed al benessere dei cittadini, e senza disagi per i lavori.

Le stazioni Stop & Charge SOLAR 2.0 di GaraGeeks sono già state scelte da diverse amministrazioni pubbliche proprio per la semplicità e velocità di installazione e per la molteplicità di funzioni offerte: oltre alle telecamere di videosorveglianza ed al sistema anti-vandalismo, sono in grado di raccogliere altri importanti legati alla vita urbana – dalla qualità dell’aria all’utilizzo degli smartphone, ricaricabili presso le stazioni stesse. Le medesime funzioni, unitamente alla possibilità di ricaricare mezzi di micromobilità elettrica quali e-bike, monopattini o scooter per anziani sono offerte dall’ultimo prodotto elaborato da GaraGeeks e vincitore di un bando di Invitalia: Stop & Charge SHELTER, una pensilina di ricarica anch’essa alimentata esclusivamente con energia solare.

colonnina di ricarica ad energia solare in Piazza Volontari della Libertà a Olgiate Olona

Ad esempio, nel Comune di Olgiate Olona le due colonnine di ricarica multifunzione SOLAR 2.0 installate in Piazza San Gregorio e in Piazza Volontari della Libertà, oltre a ricaricare i dispositivi dei cittadini (fino a 9 in contemporanea), sono state particolarmente apprezzate dall’amministrazione comunale proprio perché contribuiscono ad aumentare la sicurezza dei cittadini: sono infatti dotate di pulsante per la chiamata di emergenza SOS ed integrano una telecamera di videosorveglianza motorizzata con trasmissioni dati su rete 4G, che ha permesso alla Polizia Locale di espandere la copertura delle aree pubbliche monitorate. Il tutto senza effettuare allacciamenti elettrici e conseguenti scavi e disagi per la cittadinanza. Ne ha parlato anche il magazine Malpensa24.

Il ruolo attivo dei cittadini nella sicurezza pubblica

Il decreto legge 14 del 2017, che ha dato il via alla nuova stagione della sicurezza urbana, prevede che all’interno dei patti per la sicurezza urbana si possano inserire anche soggetti privati. In questo caso si parla di “sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo con l’invio di segnali di allarme alle centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza convenzionati”. I progetti per una videosorveglianza integrata possono essere presentati unicamente da enti che gestiscono l’edilizia residenziale (Erp), amministratori di condomini, imprese, associazioni di categoria, consorzi o comitati e devono essere in grado di interoperare con i sistemi delle forze dell’ordine. Lo scopo è quello di rendere maggiormente capillare la sorveglianza e la narrazione di sicurezza urbana come “bene pubblico”.

I cittadini possono quindi essere coinvolti attivamente nel processo di “mantenimento” della sicurezza urbana, attraverso i “tavoli di osservazione” (composti da dirigenti della prefettura, forze di polizia nazionale e locale). Avviati in numerosi comuni italiani tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, i tavoli di osservazione potrebbero essere una risposta alla mancata partecipazione dei cittadini alle decisioni imposte dai comuni in merito allo spazio pubblico che gli appartiene. 

Stop&Charge SOLAR 2.0 davanti al Castello Sforzesco di Milano

GaraGeeks, con le sue soluzioni per la Smart City, vuole inserirsi proprio in questo scenario dove molteplici stakeholder – con i cittadini al centro – concorrono alla ideazione e alla progettazione di spazi urbani più vivibili e sicuri, tecnologicamente attrezzati, attrattivi per il turismo e rispettosi dell’ambiente.

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