Una ricerca di McKinsey ha analizzato il comportamento degli utenti che possiedono un veicolo elettrico e come questo viene rifornito di energia

Colonnine di ricarica per veicoli elettrici: in Europa quelle installate non sarebbero sufficienti a rispondere alla domanda del mercato. E’ quanto riporta l’European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA) sulla base di uno studio commissionato a McKinsey: per arrivare preparati al 2035, anno entro il quale sarà vietata la vendita di auto con motori a benzina e diesel, servirebbero investimenti di almeno 8 miliardi di euro nello sviluppo della mobilità elettrica. La transizione energetica sarebbe dunque frenata dalla mancanza dei punti di ricarica diffusi e pubblici.

Come si legge nel rapporto “l’infrastruttura di ricarica rimane un collo di bottiglia cruciale per l’adozione da parte dei consumatori di mezzi elettrici. E’ fondamentale una dotazione più rapida e tempestiva dell’infrastruttura di ricarica pubblica. Per questo motivo, l’implementazione della proposta per i veicoli elettrici privati e commerciali contenuta nel Piano generale di sviluppo, seguirà un percorso orientato a soddisfare la domanda nascente e crescente del mercato”.



Dai veicoli privati ai taxi

Per comprendere la composizione di ricarica dei veicoli elettrici, nello studio sono stati “modellati sei segmenti di utenti con diversi comportamenti di ricarica. Tra questi segmenti – riporta il documento – ci sono i proprietari di veicoli elettrici privati ​​(un segmento con accesso alla ricarica domestica, un segmento con accesso alla ricarica sul posto di lavoro ma senza accesso alla ricarica domestica e un segmento con accesso solo alla ricarica pubblica) e i proprietari di veicoli elettrici aziendali, autisti di e-noleggio e autisti di e-taxi”.


I proprietari di veicoli elettrici privati ​​con ricarica domestica “utilizzano i propri dispositivi per il 31% della ricarica, i proprietari privati ​​di veicoli elettrici con accesso alla ricarica sul posto di lavoro addebitano il 42% dell’energia richiesta in questo luogo, mentre i proprietari di veicoli elettrici privati ​​che non hanno accesso alla ricarica domestica o sul posto di lavoro addebitano il 70% durante la notte a punti di ricarica per veicoli elettrici in stazioni di ricarica pubbliche”. A questi si aggiungono “i proprietari di veicoli elettrici aziendali che dovrebbero utilizzare la ricarica sul posto di lavoro come posizione dominante (22% della ricarica) ed i veicoli elettrici e-noleggio ed e-taxi che dovrebbero avere la ricarica al dettaglio e di destinazione come posizione dominante (56% della ricarica) seguita dalla ricarica rapida pubblica dentro e fuori le autostrade (combinato il 39% della ricarica)”.

Caricatori e disponibilità

Il comportamento di ciascun segmento di utenza è stato preso in considerazione “per calcolare la quota di domanda di energia per punto di ricarica. Ciascuna postazione di ricarica è infatti associata a tecnologie di diversa potenza: dai caricatori rapidi CC da 1 MW che dovrebbero apparire sul mercato nei prossimi anni, ai caricatori lenti CA sul marciapiede. Quest’ultimo può essere lento da 3 a 5 kW, comunque sufficiente per ricaricare in un intervallo di spostamenti giornalieri e durante la notte, non mettendo teoricamente a dura prova la rete. Nell’UE si stima che circa il 50% dei proprietari di veicoli elettrici non viva in case che possano essere facilmente dotate di punti di ricarica: questi conducenti dovrebbero quindi adottare i veicoli elettrici in un secondo momento, quando l’infrastruttura di ricarica pubblica sarà più diffusa”.

Le soluzioni by GaraGeeks

Nel panorama dei veicoli elettrici un posto di rilievo è occupato da i mezzi a due ruote: 

e-bike e monopattini ma anche carrozzine elettriche e mobility scooter permettono ad una moltitudine di persone di spostarsi agilmente dentro e fuori le città, con un occhio attento all’ambiente, una scelta sostenuta anche dai bonus e dagli incentivi per l’acquisto. GaraGeeks è un’azienda italiana che progetta e realizza soluzioni di arredo urbano per la mobilità sostenibile e la Smart City, impiegando tecnologie e materiali innovativi, 100% Made in Italy. I prodotti GaraGeeks ricaricano biciclette a pedalata assistita, monopattini, mobility scooter e smartphone. Dal 2016 ad oggi l’azienda si è specializzata nella produzione di stazioni di ricarica ad energia solare, che nell’ultimo anno sono state utilizzate da oltre 150mila cittadini.

Shelter è la pensilina fotovoltaica integrata, alimentata 100% ad energia solare, che può caricare mezzi elettrici, fino a 50 al giorno. Non richiede alcuno scavo o allaccio alla rete elettrica: massima flessibilità di posizionamento e considerevole risparmio economico per l’installazione. Perfetta in città come una pensilina dell’autobus, o in luoghi remoti come le piste ciclabili o percorsi fuoripista in collina o montagna, per incentivare la micro-mobilità cittadina, il ciclo-pendolarismo e il cicloturismo.

Solar 2.0 è una colonnina, identificata come ricarica bici elettriche multifunzione, per la Smart City: utilizza esclusivamente energia solare, quindi non richiede alcun allaccio alla rete elettrica e consente agli utenti di usufruire di molteplici funzionalità gratuitamente, dall’Hotspot Wi-Fi alla ricarica degli smartphone, dalla videosorveglianza al pulsante per la chiamata d’emergenza, dalla ricarica di e-bike, monopattini e altri mezzi elettrici al rilevamento della qualità dell’aria.

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