Le stazioni di rilevamento sono poche: la colonnina di ricarica Stop&Charge SOLAR 2.0 by GaraGeeks permette di analizzare la qualità dell’aria in maniera più capillare ed economica grazie ai sensori low cost.

Il monitoraggio delle emissioni ambientali è sempre di maggiore importanza e attenzione. Come spiega l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) “le emissioni in atmosfera di sostanze inquinanti sono all’origine di alcuni dei problemi ambientali più urgenti da affrontare: qualità dell’aria, cambiamenti climatici, buco dell’ozono nella stratosfera e altri fenomeni. Individuare e conoscere la natura degli inquinanti atmosferici e disporre dei dati delle emissioni sono azioni fondamentali per formulare politiche ambientali sulla qualità dell’aria e monitorarne l’efficacia”.

Per questo esiste un inventario delle emissioni in atmosfera, ovvero un documento dove si raccolgono i dati dei principali inquinanti. Questi, spiega l’ISPRA, “contribuiscono ai processi di acidificazione e di eutrofizzazione (come SO2, NOx, COVNM, NH3), inoltre vengono stimate le emissioni di benzene, PM10 e PM2.5, nonché dei principali metalli pesanti, come Pb, Cd, Hg e delle sostanze organiche persistenti come diossine e IPA”. Si tratta di emissioni che derivano non solo da produzione di energia, industrie e processi industriali, trasporti ma anche da combustione non industriale, suoli agricoli e gestione delle deiezioni animali: insomma, tutto ciò che ci circonda e che alimenta la nostra economia.

Qualità dell’aria tra obblighi e condanne

Come da normativa vigente, quotidianamente viene eseguita su base regionale la valutazione della qualità dell’aria. “I dati delle reti di monitoraggio – si legge – sono trasmessi ad ISPRA ogni giorno in tempo quasi reale; all’inizio di ogni anno sono poi trasmessi i dati finali relativi all’anno precedente, pienamente validati e definitivi. Sulla base di questi ultimi si valuta il rispetto o meno degli obiettivi e dei limiti stabiliti dalla normativa. ISPRA, per conto del MiTE (Ministero della Transizione Ecologica), ha il compito di trasmettere tutte le informazioni sulla valutazione della qualità dell’aria in Italia alla Commissione europea (Decisione 2011/850/EU).Nel caso si verifichino superamenti dei valori limite le Regioni hanno l’obbligo di pianificare misure di risanamento della qualità dell’aria riportate nei piani di risanamento della qualità dell’aria regionali”.

Nel novembre 2020, purtroppo, la Commissione Europea ha condannato l’Italia per aver violato la direttiva sulla qualità dell’aria. In buona sostanza le accuse mosse al nostro Paese sono di aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti PM10 e, si legge nella sentenza, “non aver dato esecuzione a misure appropriate ed efficaci affinché il periodo di superamento dei valori limite fissati per le particelle PM10 fosse il più breve possibile” condannando la Repubblica italiana e sottolineando come questo superamento di PM10 sia “tuttora in corso”.

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Particulate Matter, monitoraggi e rischi per la salute

Oltre al PM10, nella nostra atmosfera, è disperso anche il PM2.5, ovvero quell’agglomerato di polveri sottili aventi dimensioni minori o uguali a 2,5 micron. E’ noto che il bacino padano superi i livelli critici di PM2.5, NOx per diversi giorni ogni anno. Le cause sono da ricercare primariamente nelle emissioni derivanti dal trasporto ma anche nei riscaldamenti e nell’agricoltura in un’area già svantaggiata dal punto di vista geografico, essendo circondata dall’arco alpino che impedisce un’efficiente ventilazione favorendo quindi la permanenza di agenti inquinanti.

Lo sforamento dei limiti si è verificato anche durante il lockdown attuato per la pandemia. I monitoraggi, consultabili sul sito web dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia) restituiscono un quadro quanto mai chiaro e in tempo reale della situazione Comune per Comune. A corredo dei dati anche uno studio rispetto agli effetti nocivi per la salute derivanti dall’esposizione a PM10 e PM2.5: si tratterebbe di incremento di mortalità premature per malattie cardio respiratorie e tumore polmonare; incremento dei ricoveri ospedalieri e visite urgenti per problematiche respiratorie; presenza di bronchiti croniche e aggravamento dell’asma.

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La colonnina di ricarica Solar 2.0 by GaraGeeks

Sensori sul territorio

Nel capoluogo lombardo, Milano, nonostante la vastità territoriale sono tuttavia presenti solo cinque stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, dislocate principalmente nell’area centrale della città metropolitana. A gestire il monitoraggio è l’AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente Territorio) che nei rapporti giornalieri messi a disposizione offre report per le emissioni di SO2 (anidride solforosa), PM10 e PM2.5, NO2 (diossido di azoto), CO (monossido di carbonio), O3 (ozono) e C6H6 (benzene). Sebbene i sensori low-cost siano meno precisi e affidabili rispetto a quelli industriali, il fatto di poterne installare molti di più, a parità di costi, permetterebbe una maggiore risoluzione spaziale e temporale dei dati, e quindi l’individuazione di fenomeni localizzati di alto inquinamento, potendo di fatto intervenire per tempo con misure ad hoc per contrastare le emissioni dannose per l’ambiente e per le persone.


La soluzione by GaraGeeks

Per avere un monitoraggio diffuso e capillare, grazie a numerosi sensori low-cost, GaraGeeks propone Stop&Charge SOLAR 2.0: si tratta di una colonnina di ricarica per mezzi elettrici leggeri (monopattini ed e-bike) che tra i tanti servizi a disposizione dei cittadini come chiamata di emergenza, ricarica smartphone e WiFi pubblico, è dotata anche di display informativo attraverso cui è visualizzabile non solo l’orario  e le previsioni meteo dell’area in cui è posizionata ma anche le informazioni sulla qualità dell’aria che possono essere monitorate e acquisite da remoto in modo da poter aver sempre a portata di mano la situazione nelle diverse zone della città. SOLAR 2.0 è la piattaforma per la smart city perfetta per installare sensori di monitoraggio della qualità dell’aria: questi saranno protetti dalla struttura, adeguatamente alimentati dall’energia solare e dal sistema di accumulo, nonché connessi grazie al router 4G.

SOLAR 2.0, nella versione smart, è dotata di serie dei sensori di PM2.5, PM10, raggi UV, temperatura e umidità. Per studi più approfonditi, opzionalmente sono disponibili sensori elettrochimici per ozono (O3) e biossidi di azoto (NOx).
Al fine di prevenire atti di vandalismo e migliorare la sicurezza dei cittadini anche nelle zone più periferiche, la colonnina SOLAR 2.0 può avere una videocamera di sorveglianza PTZ (Pan–tilt–zoom camera) ed il pulsante di chiamata SOS collegato con linea telefonica VOIP attivabile in caso di emergenza per allertare il numero unico di emergenza NUE 112, la Polizia Locale e/o altri soccorsi. La linea VOIP funziona grazie al router 4G integrato, oppure tramite connessione FWA, per servire anche zone remote non coperte dalla rete cellulare. SOLAR 2.0 non richiede allacciamenti alla rete elettrica pubblica ed è anche un ottimo arredo urbano sostenibile: è realizzata con materiali durevoli come acciaio inox, legno di betulla e Corian, con una filiera 100% italiana. SOLAR 2.0 è un progetto che viene continuamente migliorato attraverso l’esperienza sul campo di GaraGeeks, con oltre 100 installazioni effettuate

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La colonnina di ricarica Solar 2.0 by GaraGeeks

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