La sfida:

costruire a tempo record un prodotto introvabile durante la pandemia

Il risultato:

da un’idea al prodotto finito grazie alle stampanti 3D

Nelle settimane del mese di Marzo 2020 appare sempre più evidente che la diffusione del virus SARS-CoV-2 non è più solo un problema della Cina, e vede la prima, massiccia diffusione al di fuori del continente asiatico nella regione Lombardia. Con esso, la repentina mancanza di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari.
Grande attenzione viene data dalle Regioni per la produzione e certificazione di emergenza delle mascherine e camici protettivi a scapito di altri DPI.

GaraGeeks intravede un’opportunità per contribuire a fare la differenza: costruire delle visiere protettive con le proprie stampanti 3D.
Il 22/3/2020 viene disegnato con CAD 3D il primo telaio e, dopo 7 diverse revisioni, il primo prototipo era già pronto il giorno dopo.
Il file 3D venne rilasciato con licenza Creative Commons sul portale Thingiverse, affinchè chiunque con una stampante 3D possa produrlo.
Un paio di giorni per recuperare, tra le immense difficoltà dettate dal lockdown, le materie prime, e la produzione viene avviata.
Diversi articoli di giornale sono apparsi.

Sebbene le parti del telaio fossero stampate con cinque stampanti 3D, ad un ritmo di 20 pezzi al giorno, diverso lavoro manuale era richiesto per il taglio del foglio di plexiglas e l’assemblaggio.
Grazie ad un forte spirito di squadra, oltre 350 visiere sono state vendute ed impiegate in vari contesti: dalle farmacie, alle RSA, ad una rinomata marca dell’alta moda: Missoni.
Questa iniziativa fu la prima documentata in Italia. Successivamente, presero forma diverse iniziative volontarie, indipendenti dalla nostra, dimostrando la flessibilità e l’immediatezza permessa dalla tecnologia della prototipazione rapida con stampa 3D.