Con la manovra si prospettano ben 11mila tonnellate di rifiuti elettronici in meno.
Il Parlamento e il Consiglio Ue ha deciso: dal 2024 tutti i dispositivi elettronici venduti all’interno dell’Unione Europea dovranno possedere una porta USB-C, in modo da essere ricaricati con il medesimo caricabatterie. In previsione c’è un sensibile risparmio in termini di rifiuti: 11mila tonnellate di scarti elettronici in meno, oltre a 250 milioni di risparmio all’anno per le tasche dei consumatori.
Il mercato dei caricabatterie, che sono classificati come piccoli RAEE, si uniformerà ma non è l’unica novità: è prevista la vendita separata dei caricatori dai dispositivi. Questo significa che non si dovrà più comprare un nuovo caricabatterie ad ogni acquisto di un nuovo apparecchio elettronico, potendo riutilizzare quello già in uso. L’obiettivo, naturalmente, è la riduzione del numero di caricatori in circolazione, che costituiscono rifiuti elettronici.
Le novità
Ora che il Parlamento e il Consiglio Ue si sono espressi, manca unicamente la convalida dell’Unione Europea e la relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. A quel punto le case produttrici potranno adeguarsi entro l’autunno 2024, ovvero due anni dall’entrata in vigore delle nuove regole. Oltre ai caricabatterie rientrano nell’accordo anche e-reader, tastiere, mouse, sistemi di navigazione portatili, auricolari, i dispositivi per videogame ma anche i pc portatili: in questo caso i tempi saranno raddoppiati, ci si potrà adeguare entro i 40 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta, entro quindi il 2026.
I dati del 2021
Come si legge nel Rapporto di Raeeitalia.it “il 2021 conferma la crescita della raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche per l’ottavo anno consecutivo. I Sistemi Collettivi hanno ritirato e avviato a corretto smaltimento 385.258 tonnellate di RAEE, in crescita del +5,3% rispetto al 2020, che corrisponde a una raccolta pro capite di 6,46 kg/ab. A fare da traino a questo incremento per la prima volta, complice il bonus TV, sono i volumi di televisori e apparecchi con schermi(R3) che segnano il +22,2%. Seguono a grande distanza i grandi bianchi (R2) con una crescita di poco superiore al 3% e freddo e clima (R1) che registra il +2,7%. Migliora, seppur in modo contenuto, (+2,9%) anche la raccolta delle sorgenti luminose (R5). A segno meno invece per la prima volta dopo alcuni anni la raccolta di piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che scende dell’-1,4%”.
Ambiente e salute
I rifiuti elettronici non sono assolutamente da smaltire nella raccolta indifferenziata, destinata agli inceneritori. Il corretto conferimento dei rifiuti elettronici nelle isole ecologiche è fondamentale e non si tratta solo di attenzione e rispetto per l’ambientale. Uno studio condotto in Cina dal ricercatore dell’università di Zhejiang evidenzia come i processi di smaltimento di questi componenti rilascino nell’atmosfera composti organici e metalli pesanti che, se non gestiti correttamente, si potrebbero accumulare nell’organismo provocando possibili infiammazioni e stress ossidativo.
Solar Lite, il totem ricarica cellulari con pannelli solari
La soluzione by GaraGeeks
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