Se ne parla ormai da un secolo ma sono poche le realtà che sono riuscire a mettere in pratica questa costruzione urbanistica: oggi in Italia si sta muovendo qualcosa.

La concezione della Città dei 15 minuti ha una lunga storia alle spalle, che risale addirittura a 100 anni fa: era il 1923, quando venne proposta per la prima volta in occasione di un concorso nazionale di architettura tenutosi a Chicago. L’obiettivo di quella competizione era quello di ideare nuovi quartieri residenziali caratterizzati da una forte compattazione e da una distribuzione accurata delle attività, affinché ogni cittadino potesse accedere a tutti i servizi di cui aveva bisogno entro un raggio limitato di 15 minuti a piedi. Oggi, a distanza di un secolo, l’idea della Città dei 15 minuti sta riscuotendo un rinnovato interesse in tutto il mondo, grazie alla sua capacità di coniugare una vita urbana efficiente e di qualità con una riduzione della dipendenza dall’auto e del conseguente impatto ambientale.

Il concetto di una Città dei 15 minuti consiste nell’ideare un formato urbano costituito da comunità autonome nelle quali i residenti possono raggiungere tutti i servizi e le attività quotidiane a piedi o in bicicletta, in un raggio di distanza inferiore a un quarto d’ora. Il fine ultimo della proposta è quello di ridurre l’uso dei mezzi di trasporto e il conseguente inquinamento, promuovendo lo sviluppo di infrastrutture vicine alle abitazioni, quali negozi, uffici, parchi e servizi. Questo approccio risulta già adottato in molte città europee, quali Parigi, Amsterdam e Amburgo, per il conseguimento di risultati positivi sia in termini ecologici che sociali. In Italia, Milano è stata tra le prime città a fare proprio questo progetto, con la presentazione nel 2020 del Piano Strategico Milano 2030, mirante a realizzare 44 comunità dei 15 minuti entro il 2030.



In una Città dei 15 minuti le funzioni sociali sono fondamentali, poiché la sua organizzazione è pensata per soddisfare le esigenze dei cittadini a breve distanza, generando un maggiore benessere per le comunità urbane:

  1. Condivisione degli spazi pubblici che devono essere accessibili a tutti e favorire l’incontro e la socializzazione tra i cittadini.
  2. Accessibilità ai servizi essenziali come negozi, farmacie, scuole, ospedali e trasporto pubblico.
  3. Promozione di una vita attiva e sostenibile,  ad esempio attraverso la creazione di piste ciclabili, percorsi pedonali e parchi.
  4. Supporto alla comunità che potrebbero facilmente diventare comunità auto-organizzate con una forte identità e un senso di appartenenza.
  5. Riduzione del divario sociale, offrendo abitazioni a prezzi accessibili e servizi sociali accessibili a tutti.
  6. Stimolazione dell’economia locale grazie alla vicinanza tra le attività economiche e la residenza.
  7. Incremento della sicurezza urbana con spazi più transitabili e comunità più attive.

 

L’esempio francese

Anne Hidalgo, sindaco di Parigi dal 2014, e si è subito distinta per la sua attenzione alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità urbana. La sua politica si concentra sul concetto di prossimità, che mira a incoraggiare i cittadini di Parigi a muoversi a piedi o in bicicletta per raggiungere tutti i servizi essenziali, come ospedali, ristoranti, parchi e spazi per l’arte, che saranno concentrati in aree a 15 minuti di distanza dal centro dei quartieri. Questa visione si estende anche alle scuole e ai luoghi di lavoro, con l’obiettivo di ridurre il traffico e l’inquinamento nella città. In tal modo, Anne Hidalgo cerca di portare avanti una “rivoluzione ciclabile“, un cambiamento positivo verso un futuro sostenibile per la città di Parigi.

Tra il 2015 e il 2020, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo ha compiuto un primo passo verso una cambiamento green nella capitale francese. Con un investimento di 150 milioni di euro, ha costruito oltre 1000 km di piste ciclabili, che hanno portato a un aumento del 60% di biciclette in circolazione in città. L’obiettivo di Hidalgo è quello di rendere Parigi una città completamente ciclabile entro il 2024, anno in cui la città ospiterà le Olimpiadi. Questo permetterà alla città di presentarsi al mondo come una città eco-friendly e sostenibile.

 

Roma si muove

Anche in Italia si muovono i primi passi: l’esempio è il progetto “15 Municipi 15 Progetti per la città in 15 minuti” ideato dal Campidoglio, che prevede un finanziamento di 22,5 milioni di euro. La destinazione è di 22,5 milioni di euro per i primi interventi di rigenerazione in 15 ambiti territoriali specifici. Questi ambiti includono Prato Falcone nel Municipio I, Villaggio Olimpico nel II Municipio, Tufello nel III Municipio, Settecamini nel IV, La Rustica nel V, Zona dei Colli nel VI, Gregna nel VII, Valco San Paolo nell’VIII, Spinaceto nel IX, Ostia Antica nel X, Magliana nell’XI, Monteverde Quattroventi nel XII, Montespaccato nel XIII, Palmarola nel XIV e Labaro nel XV.

Entro la fine del 2022, 15 professionisti selezionati da un avviso pubblico hanno ricevuto l’incarico diretto di progettazione per la redazione di un Masterplan di riqualificazione urbana e di un Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica di un’opera pubblica selezionata. In seguito ad una fase di confronto con i Municipi, i progettisti incaricati stanno lavorando alla redazione del masterplan concentrandosi sugli obiettivi prioritari e sugli interventi strategici indicati dall’Amministrazione. Le prime proposte sono state condivise con i Municipi. L’obiettivo è quello di individuare gli interventi pubblici prioritari per la riqualificazione urbana dell’ambito di studio, compresi connessioni ciclabili e pedonali, riqualificazione e valorizzazione delle aree verdi e degli spazi pubblici.

Le soluzioni by GaraGeeks

GaraGeeks permette di dotare le città di soluzioni green per i veicoli elettrici leggeri.

Stop&Charge Shelter, ad esempio, è una pensilina di ricarica 100% ad energia solare per biciclette, monopattini e carrozzine elettriche che non richiede scavi o allacciamenti alla rete elettrica pubblica. Perfetta lungo le piste ciclabili o percorsi fuoripista in collina o montagna per incentivare la micro-mobilità cittadina, il ciclo-pendolarismo e  il cicloturismo, è dotata di una panchina e punti di ricarica di smartphone e l’accesso ad internet Wi-Fi. Shelter è stata premiata da INVITALIA e il Ministero della Cultura per la sua capacità di promuovere il cicloturismo e renderlo accessibile a tutte le fasce d’età.

Stop&Charge Shelter by Garageeks

La Stop&Charge Solar 2.0, invece, può rendere le piste ciclabili più smart e sicure. E’ una colonnina di ricarica 100% a energia solare, strumento multifunzione con video-sorveglianza e pulsante di chiamata d’emergenza, monitora anche la qualità dell’aria, non richiede allacciamenti alla rete elettrica pubblica. Inoltre può ricaricare  smartphone, e-bike e altri mezzi fino a 300W, avere un’ampia superficie informativa, disporre dell’accesso ad internet Wi-Fi, configurandosi anche come punto di riferimento illuminato per chi percorre le piste ciclabili. Solar 2.0 è realizzata con materiali durevoli come acciaio inox, legno di betulla e Corian e la filiera è 100% italiana. Dotandosi di Stop&Charge Shelter e Stop&Charge Solar 2.0 by GaraGeeks viene offerto ai cittadini un servizio importante: lo possono fare aziende, Comuni, Pubbliche Amministrazioni e istituzioni anche grazie ai bandi di finanziamento messi a disposizione periodicamente per beneficiare di sostegni economici e agevolazioni.

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